CRISTINA BOZZOLINI

INTERVISTA AL DIRETTORE ARTISTICO DELLA COMPAGNIA ATERBALLETTO

Aterballetto danza

Cos'è per Lei la danza?

"La danza è una grande arte che permette di esprimersi con un vantaggio importante rispetto a molte altre arti: non c’è una lingua di mezzo e quindi parla un linguaggio universale. Per me, personalmente, è ed è sempre stata un modo meraviglioso per esprimermi e di stare con gli altri, di avere un rapporto con gli altri."

Quali caratteristiche deve possedere un ballerino e qual è la più importante tra tutte?

"Per essere bravo un ballerino deve avere: talento fisico, musicalità, essere un artista, avere personalità ed essere appassionato. Ma la cosa più importante di tutte è la dedizione, perché la dedizione vera fa superare tutte le difficoltà."

foto Cristina Bozzolini

Quale doti deve possedere un buon coreografo?

"Di base deve avere talento e sapersi rapportare con la musica, ma soprattutto deve saper conquistare uno stile suo personale. Solo per questo, per me, un coreografo può chiamarsi tale."

Quali sono le qualità di un buon insegnante di danza?

"Deve, prima di tutto, aver fatto il ballerino a grandi livelli ed aver avuto esperienze con bravi insegnanti. Questo è la base. In più deve avere una testa molto razionale, perché ricordarsi tutta la tecnica è fondamentale. Ultima cosa, ma la più importante, deve volere che i danzatori migliorino. Questo fa la differenza fra un maestro e un grande maestro."

Che ruolo ha la danza nella società contemporanea e Lei quale vorrebbe che avesse?

"Per me ha un ruolo troppo poco importante in Italia, assolutamente troppo poco. Tanta gente conosce la danza solo attraverso la televisione, ma è importante vederla anche a teatro, dal vivo. C'è sì un bel pubblico che va a teatro, ma potrebbe essere anche più numeroso. Nelle scuole gli insegnanti dovrebbero spingere di più i ragazzi ad andare a vedere la danza e dovrebbero essere insegnate materie come storia della danza, che creino curiosità negli studenti e voglia di vedere gli spettacoli. Infine, le istituzioni che si occupano di cultura, dovrebbero considerarla di più."

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Qual è, secondo lei, l'attuale situazione della danza d'autore in Italia e quali possono essere gli scenari futuri?

"La situazione della danza d’autore in Italia è poverissima. Negli ultimi vent’anni si sono sviluppati dei bravissimi coreografi, ma si contano sulle dita di una mano."

Quali sono secondo lei i possibili percorsi da seguire per diffondere una vera cultura della danza nel nostro Paese?

"Come dicevo prima, sicuramente nella scuola certi tipi di insegnamento, come storia della danza, sono importanti perché stimolano l’interesse ad andare a vedere gli spettacoli a teatro. Ci dovrebbero essere più spettacoli, anche spettacoli di balletti classici di repertorio, che ora si fanno solo negli enti lirici dove è difficile andare per il costo elevato dei biglietti, per dare al possibilità anche a chi non ha grandi mezzi economici. Dal repertorio classico fino al contemporaneo. Per quanto riguarda i coreografi: chi può (istituzioni, direttori di teatro) metta a disposizione dei coreografi delle situazioni e dei mezzi per creare e sperimentare."

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