Il Piccolo: tempio della prosa italiana

Piccolo Teatro di Milano

IL PICCOLO TEATRO DI MILANO


Il Piccolo Teatro di Milano ha rivestito un ruolo fondamentale nella storia e nella cultura milanese. La struttura, infatti, è stato il primo teatro stabile d'Italia, termine che definisce un'associazione che vive in stretto legame rispetto al territorio che la ospita.

Il Piccolo Teatro di Milano venne fondato il 14 maggio del 1947 da Paolo Grassi, Nina Vinchi e da Giorgio Strehler. I fondatori, creando l'istituzione, volevano fondamentalmente dar vita ad un teatro che fosse sostenuto sia dallo Stato che dal comune, dalla provincia e dalla regione, proprio come un bene pubblico, destinato a tutti i cittadini. Non a caso il primo slogan che accompagnò l'affermazione del Piccolo Teatro fu "Teatro d'arte per tutti". A partire dal 1991, la struttura è anche "Teatro d'Europa" secondo la legge. Nel corso dell'occupazione dell'Italia da parte di nazisti e fascisti, il teatro divenne sede di una Legione Autonoma.

Il Teatro Piccolo di Milano ha in gestione tre sale: la sua sede storica, che solitamente è conosciuta con il nome Piccolo Teatro Grassi, e contiene 488 posti; essa è stata interessata da una recente opera di restauro che ha fatto emergere la bellezza unica del chiostro rinascimentale. La seconda sala è il teatro studio, all'interno del quale si trova anche la famosa Scuola di teatro, diretta da Carmelo Rifici; infine, la sede principale, che viene chiamata Piccolo Teatro Strehler.

Il teatro venne inaugurato il 14 maggio del 1947, con la rappresentazione dell'Albergo dei Poveri, di Maksim Gor'kij. Il Piccolo Teatro di Milano ha una vocazione spiccatamente internazionale, che ben risponde alla sua volontà di essere un teatro "di tutti", aperto quindi alle opere d'arte internazionali, ma anche ai piccoli spettacoli locali, dato che come già accennato esso è strettamente connesso al territorio di Milano ed a quello lombardo. Quasi settant'anni di attività hanno portato il Piccolo Teatro di Milano ad una notorietà a livello nazionale ed europeo; più di trecento spettacoli sono stati prodotti, mentre Strehler stesso ne ha diretti centinaia. Il suo repertorio variabile e misto gli ha permesso di diventare un punto di riferimento per la cittadinanza milanese e per la cultura meneghina e lombarda.

All'interno del Piccolo sono stati rappresentati numerosi spettacoli, alcuni celebri nella tradizione teatrale (come le opere di Shakespeare, Re Lear, o La Tempesta), opere moderne, come quelle di Bertolt Brecht (L'opera da tre soldi, Vita di Galileo), ma anche di Checov, e poi non poteva mancare Goldoni, prolifico e amatissimo autore. Tra le commedie di Goldoni più portate in scena al Piccolo di Milano possiamo ricordare Il Campiello, ma soprattutto un'opera che ha reso famoso il Piccolo a livello internazionale: Arlecchino servitore di due padroni, sempre dell'autore veneto. Questa commedia ha rappresentato uno dei cavalli di battaglia dell'ente, ed è stato riproposto più volte, tanto che adesso quest'opera è strettamente legata al nome del Piccolo Teatro di Milano.

La commedia, scritta da Goldoni, rispecchia la tradizione della "Commedia dell'arte". Il regista Giorgio Strehler ha fatto debuttare la commedia per la prima volta nel suo teatro il 24 luglio del 1947, stesso anno dell'inaugurazione, Il lancio fu funzionale ad una tournée mondiale che Strehler avrebbe dovuto sostenere, ma il successo dell'opera fu tale che fu proprio il nome di Strehler, da quel momento in poi, ad accompagnare quello della commedia, in luogo del nome dello scrittore Goldoni. Per oltre cinquant'anni fu tradizione per il Piccolo Teatro di Milano portare in scena la commedia di Arlecchino servitore di Due Padroni.

La prima edizione storica venne interpretata, fra gli altri, da Marcello Moretti, Checco Rissone e Franco Parenti. Lo spettacolo è collegato in maniera quasi indissolubile alla sorte ed al nome del Piccolo Teatro, e ancora oggi viene rappresentato in tutto il mondo. Anno dopo anno la compagnia teatrale è cambiata, ma il folclore e la bellezza dello spettacolo continuano ad attirare moltissime persone a livello internazionale, contribuendo alla fama del Piccolo di Milano.

A partire dal 1998, il Piccolo Teatro di Milano viene gestito da Luca Ronconi e da Sergio Escobar, e dal quel momento la vocazione internazionale del teatro, da sempre parte integrante della sua essenza, è stata ulteriormente ampliata. Agli spettacoli teatrali del Piccolo vengono quindi alternate conferenze, incontri culturali e rassegne cinematografiche. A partire da quell'anno il Piccolo di Milano ha ospitato anche opere classiche immortali come il Prometeo Incatenato di Eschilo, Rane di Aristofane, le Baccanti di Euripide, e tragedie shakespeariane come Sogno di una Notte di Mezza estate ed Il Mercante di Venezia; i gestori non hanno disegnato però di portare in scena anche opere meno note a livello internazionale come La Compagnia degli Uomini di Edward Bond, o La Modestia di Rafael Spregelburd.

Il Piccolo Teatro di Milano, in ossequio alla dimensione mondiale e sovranazionale, ospita spesso artisti stranieri come Robert Wilson, Peter Brook, Lev Dodin, Ingmar bergman, o Declan Donnellan e spesso la compagnia viaggia in tournée per il mondo.

La scuola di teatro del Piccolo di Milano è stata anch'essa fondata da Giorgio Strehler, ed è intitolata a Luca Ronconi, il quale l'ha diretta fino alla morte nel 2015. Nella scuola di teatro si sono diplomati almeno 227 attori che adesso lavorano in diverse compagnie teatrali. Il Piccolo Teatro di Milano si è quindi qualificato nel corso del tempo come un laboratorio, una zona d'arte, dove la cultura è alla portata di tutti e si condivide come un bene prezioso. Nella storia meneghina questo Teatro ha avuto una risonanza intensa, ma il suo influsso positivo è stato sentito anche oltre, a livello europeo ed internazionale.