ARNOLDO FOÀ

"ABBIAMO BISOGNO DEL TEATRO"

Arnoldo Foa

Maestro, facili Cassandre evocano da sempre la morte del Teatro... come immagina Lei il futuro del Teatro?

Io ho sempre considerato il teatro un moribondo che non muore mai, perché abbiamo bisogno del teatro, per conoscerci, o riconoscerci; e nonostante il totale disinteresse delle istituzioni per il teatro, ho fiducia in molti ragazzi che hanno ancora quella passione e quell’amore che ha spinto me e tanti altri colleghi della mia generazione a lavorare, lo vedo soprattutto in piccoli teatri, in piccole realtà.

Cos' è per Lei il Teatro?

Il teatro è stato la mia vita: come artista ho fatto tutto, cinema, doppiaggio, televisione, radio, ma il teatro è stata la mia passione più forte e profonda, la mia vita, appunto.

Quale consiglio darebbe ad un giovane attore o attrice?

Non mi sento di dare consigli. Per me essere attore ha significato soprattutto essere: non puoi essere attore se non conosci te stesso e il mondo, che è l’umanità. E poi col mestiere, con lo studio, questa conoscenza che hai assimilato e elaborato può in alcuni casi diventare arte, e quando è arte il teatro è meraviglioso.

Attraversiamo un momento di profondissima crisi sociale prima ancora che politica ed economica...quali a Suo avviso le cause e quali le possibili soluzioni?

Non mi sento in grado di parlare di cause e soluzioni, ma certo la situazione del nostro Paese mi preoccupa molto. Mi sembra che ci sia molto più egoismo e violenza: nella politica, che non si occupa dei cittadini ma solo di se stessa, ma anche tra la gente. Ognuno pensa per se, gli altri si arrangino! Non la comprendo questa cattiveria che sento intorno. Mi sembra anche che ci sia meno curiosità, e meno rispetto per la cultura, da parte di tutti ma specialmente da parte dei politici; ma senza cultura un paese non ha futuro, e l’Italia senza la sua storia e la sua cultura, cos’è?