L'importanza del Teatro amatoriale

teatro amatoriale

IL TEATRO AMATORIALE CI SALVERÀ

L'IMPORTANTISSIMO RUOLO DELLE COMPAGNIE TEATRALI AMATORIALI


Forse un po' stretto dentro quell'aggettivo "amatoriale" che rende malamente la passione e l'impegno di chi lo fa, il teatro delle compagnie filodrammatiche costituisce una realtà indiscutibilmente viva e dinamica.

E' un Teatro fatto da persone che paese per paese, sera dopo sera, oltre il lavoro e gli impegni familiari, portano avanti, in maniera spesso assolutamente gratuita e volontaristica, il proprio amore per il Teatro, contribuendo alla crescita culturale e sociale della comunità in cui vivono e diffondendo l'amore e la conoscenza delle arti sceniche.

Nei teatri parrocchiali, nelle sale di comunità, le compagnie teatrali amatoriali, con il loro radicamento sul territorio, favoriscono il rinsaldarsi delle comunità e rappresentano per molti il primo approccio alle scene, una vera e propria palestra artistica capace di offrire un'insostituibile opportunità formativa, culturale e aggregativa.

Un Teatro che spesso non fa notizia o che fa sorridere chi, abituato a professionalità interpretative più alte, lo incontra ma che costituisce spesso l'humus sul quale si sono innestate vere e proprie storie di successo (pensiamo ai "Legnanesi"), capace com'è di riportare chi lo fa alle radici stesse del far Teatro: l'incontro con l'Altro.


La parola a voi

"Sono lieto di appurare che qualcuno, finalmente, metta in risalto l'importanza delle compagnie "amatoriali", spesso oggetto di feroci critiche da parte dei"professionisti". Posso solo dire, io che da anni coltivo questa passione, che la sola molla che ci spinge a continuare è il grande amore per il Teatro e nulla, ma nulla da spartire con guadagni, introiti o aspirazioni future... e questo è un gran vantaggio per noi! Grazie!" - Antonio Di Nota, San Nicola La Strada (CE)

"Concordo pienamente con l'articolo, il Teatro inteso come insieme di persone è qualcosa di veramente importante per le piccole e grandi comunità. All'interno di una compagnia gli ''attori'' si divertono, imparano e fanno qualcosa di bello per tutti. Il pubblico ha così l'opportunità di divertirsi nella propria comunità con attori che conosce. Ogni paese e città dovrebbe avere il proprio teatro dove far nascere e crescere piccoli gruppi, compagnie e associazioni per la comunità. Viva il Teatro e viva tutte quelle persone che lavorano per mantenerlo vivo!" - Federico Mario Galli, Landriano

"Oltre ad essere accessibile quasi a tutti per il costo basso o quasi nullo del biglietto, consentendo in tal modo anche a chi non si permetterebbe mai uno spettacolo di trascorrere un'ora in compagnia rilassato e tranquillo, esso è un potentissimo mezzo di comunicazione: col Teatro puoi dire la tua con rispetto. Serve anche a scoprire talenti che altrimenti sarebbero rimasti inesplosi" - Anna D'Esposito, Napoli

"Caspita se è importante! A volte specialmente quello parrocchiale è criticato da compagnie altrettanto amatoriali che si credono professionisti.. lì sta il vero male, non dimentichiamo dove ha mosso i primi passi un grande attore che si chiama Toni Servillo, ci vorrebbe solo più rispetto per chi dedica ore della sua vita per la sua passione! Per non parlare dell'importanza sociale, educativa e culturale che ha" - Tanino Consiglio, Salerno

"Scuola di vita, quasi psicoterapia. Ti insegna molto, ad esempio a fare miracoli con pochissimi soldi, coinvolgere un manipolo di attori prima ed un folto pubblico poi. Fatica, sudore, impegno, arrabbiature, lacrime per un applauso o un bravo" - Virgilio Scafati, Roma

"Perché come in una famiglia vera t'insegnano quello che significano costanza, sacrificio, amore per l'arte, amore nello stare insieme, perseveranza nel riuscire al meglio e cura nei dettagli. Niente è lasciato al caso ma tutto è studiato, tante ore di prove ogni giorno sono la buona riuscita di uno spettacolo che sia amatoriale o non" - Lory Ardore, Gela

"Secondo me le cose più importanti sono la qualità e l'energia. In questo spesso la distinzione tra "amatoriale" e "professionale" è fuorviante! Ci sono spettacoli fatti da non professionisti che per passione, voglia di sperimentare e intraprendenza superano decisamente altre produzioni più blasonate e fatte da gente di professione! Il complimento più bello fatto al mio gruppo è stato quello di averci definito "compagnia amatoriale di ricerca teatrale" - Michele Londero, Gemona del Friuli (UD)

"Per me il Teatro è una cosa meravigliosa, è una linfa di vita che non ti fa sentire mai sola. Noi facciamo le prove di sera al freddo ma non importa, è bello essere sul palco anche se l'adrenalina sale ma quando di trovi davanti al pubblico, a donare loro attimi di gioia, anche il mio cuore si riempie di felicità estrema" - Paola Belloni, Brugnato

"Tutto il Teatro è importante. Di solito la parola amatoriale viene usata come dispregiativo ma, se si guarda dalla giusta prospettiva, amatoriale significa fatto da amanti del Teatro. Sono comunque esperienze che ti formano e ti rendono più versatile" - Roberto Mascia, Napoli

"E' importante "IL TEATRO" in tutte le sue forme, L'ARTE non va "ETICHETTATA", è l'unica espressione di vera libertà.. poi ci sono forme d'arte che possono o no piacere, artisti più o meno bravi e basta!" - Daniela Galletta, Messina

"Amatoriale è solo un aggettivo con il quale si individua chi non dispone dei mezzi sufficienti come i professionisti ma non attiene alla passione, quella vera, che contagia chiunque faccia questo tipo di Teatro. Fiero di essere un attore amatoriale da anni e fiero di far parte della mia famiglia I Senzarteneparte" - Michele Gallo, Boscotrecase

"E' la linfa vitale. Ti fa vedere la vita da un'altra prospettiva. Le quinte possono rappresentare le opportunità: più ve ne sono e più ti aiutano a superare le difficoltà. La comune: tutti dicono di fare e molte volte l'affermazione è «è bello!» E' spettacolare. Ma solo se all'apertura del sipario la tua adrenalina è salita a 1000 e il cuore è scoppiato di gioia dopo un'inarrestabile fibrillazione e ipertensione cardiaca. Insomma il Teatro amatoriale è definito tale se veramente sei disposto ad amare il Teatro e.. se il Teatro è disposto ad amarti" - Giovanni Grillo, Napoli

"Il Teatro amatoriale, per chi lo vede dall'interno come me, è davvero una bella passione! Le emozioni che si vivono nella preparazione di uno spettacolo nonché nel giorno del debutto sono uniche. Tuttavia credo che in molte città, in particolare la mia, le istituzioni dovrebbero valorizzare maggiormente, e quindi investire di più, nel Teatro amatoriale perché noi attraverso il nostro lavoro gratuito contribuiamo alla crescita culturale della nostra cittadinanza" - Gianmarco Passantino, Taranto

"Riporto le parole di un grande del panorama napoletano, Aurelio Fierro, che dopo aver assistito ad un nostro spettacolo disse "La vera arte teatrale con la A maiuscola è quella amatoriale perché solo nel Teatro amatoriale gli attori riescono a farci emozionare delle loro vere e non costruite emozioni" - Antonio D'Angelo, Pompei

"Per me è vita! Quando entro in Associazione tutti i pensieri negativi si cancellano perché in una piccola città come la mia costituisce un'alternativa alla solita pizza. I nostri Assessori dovrebbero dare più valore alle Associazioni che animano le città a costo zero per le Amministrazioni" - Rosaria Prencipe, Foggia

"Perché l'amatoriale è quello che ama veramente il Teatro, è quella persona che si sacrifica, si ammazza di lavoro, monta le scene, recita, smonta le scene e torna al suo luogo di residenza magari dopo aver mangiato solo una pizza o un panino.. allora scorrendo le vostre considerazioni vedo che sono giunte da tutt'Italia, perché non conoscersi e creare un circuito nostro?" - Alfonso Rubini, Capaccio

"Quando mi chiedono come è nata la mia passione di interpretare in teatro non rispondo mai "dal 2006", data effettiva d'inizio di approccio-studio col Teatro; io il Teatro l'ho amato da sempre, perciò per me essere un "amatoriale" corrisponde perfettamente alle mie aspettative e mi ci trovo. Nella vita faccio altro, sono medico, un chirurgo plastico, perciò è un vero sacrificio a cui mi sottopongo. Cerco di non appartenere ad una compagnia, ma magari a dei compagni, sempre attori amatoriali; trovo stimolante cambiare, sperimentare, curiosare: cosa che da professionista penso sia difficile fare, fai ciò che devi fare per guadagnare ed i margini di opzione potrebbero essere un pochettino stretti, almeno per i più. Vado a teatro a vedere i lavori soprattutto delle compagnie non professioniste: le trovo più spontanee e spesso ammiro dei veri talenti e rubo più a loro che ai soliti grandi nomi!" - Giorgio Amadeo, Roma

"Fare Teatro amatoriale significa farlo per passione, piacere, confronto. Ma far parte di una Compagnia vuol dire anche condividere momenti di ansia, di gioia, di fatica con gli amici, intorno ad un obiettivo comune. E quando, poi, riesci a coinvolgere la tua famiglia allora diventa argomento comune che ne salda i legami oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale" - Salvatore Margiotta, Roma

"Premesso che non amo il calcio, da sei anni il Teatro è il mio interesse più grande.. naturalmente rispettando gli altri. Vedere gli spettatori che si divertono è molto bello, è una forma di aggregazione a basso costo e riesce a dare tranquillità e spensieratezza a tutti, attori compresi" - Antonio D'Oria, Ischia (NA)

"La catarsi del Teatro è senza dubbio veritiera ed utilissima alla persona che lo pratica a qualsiasi livello. Partendo da questa riflessione che ho avuto la fortuna di verificare personalmente, dico che non è tanto importante il livello di Teatro che frequentiamo ma ciò che il Teatro ci dà e a me dà tantissimo, e come praticante amatore e come spettatore, chi ha la fortuna poi di praticarlo come professionista ben venga, goder del Teatro non credo sia questione di livelli ma una semplice finestra aperta sulla vita dell'esser umano" - Giuseppe Loisi, Potenza

"E' col Teatro amatoriale che si può imparare l'arte del racconto e dell'ascolto andando oltre ai vincoli dell'evento "spettacolare", che deve rispettare regole di successo e di esibizione che spesso, invece che portatrici di "cultura" sono mezzi di mero "business" a volte molto "trash".. e poi, che gusto non avere limitazioni di distribuzioni numerose, testi che il Teatro ufficiale non si può più permettere perché troppo costosi, il Teatro "amatoriale" li può mettere in scena facendo così recitare, e quindi insegnando a raccontare, a più persone" - Giuditta Peliti, Roma

"Il Teatro amatoriale è ricco di passione dove regna la semplicità, dove le persone si incontrano senza secondi fini, dove regna la familiarità e sono fiero di donare un sorriso insieme ai miei amici, gli "Amici di Gaetano" - Sergio Lieto, Caserta

"Ti permette di stare insieme agli altri e di dimenticare, almeno per un po', i tuoi problemi. Per me poi amatoriale sta per passione, professionale per lavoro e non sempre viene svolto bene" - Annamaria Testa, Napoli

"Permette a chi lo fa e allo spettatore di riappropriarci della nostra umanità, non basata solo sul profitto ad ogni costo, ma solo sull'amore, sulla passione e sulla fede genuina in qualcosa in cui crediamo con tutta l'anima. Sinceramente, anche in base alle ultimissime esperienze con alcuni dei cosiddetti professionisti, preferisco continuare a praticare il Teatro amatoriale, a fare qualcosa in cui credo ciecamente, libera di divertirmi e divertire, senza l'assillo del profitto, assillo che può distruggere belle amicizie" - Maria Antonietta Bafile, Sulmona

"Intanto il Teatro amatoriale promuove la cultura verso tutti i ceti sociali, grazie ai bassi costi dei biglietti ed in questo modo si rende il Teatro accessibile a tutti. Inoltre avvicina al Teatro i giovani che desiderano cimentarsi nella recitazione, allontanandoli da tentazioni ed ambienti discutibili. La passione è grande ed i sacrifici non sono da meno.. in questo particolare momento storico, dove tutto è difficile, fare Teatro amatoriale è un'impresa titanica e solo la grande passione, l'impegno ed il sacrificio individuale consentono la realizzazione di una messa in scena.. insomma W IL TEATRO AMATORIALE!" - Alberto Vilni, Pompei

"Tra le tante ragioni del perché il Teatro Amatoriale sia importante una credo lo sia più di tutte: 'Fa fare cose che altrimenti non si sarebbero mai fatte e gradualmente aiuta a liberarci di inutili inibizioni che spesso nascondono le doti straordinarie di ognuno di Noi'." - Angelo Maddaloni, Gioia Sannitica

"Il Teatro amatoriale é un serbatoio insostituibile di soggetti e di idee per una società che si evolve. In un processo di crescita ogni stadio é condizione necessaria per lo sviluppo del successivo. Senza il Teatro "amatoriale" non potrebbe esistere il cosiddetto Teatro con la T maiuscola. Per finire mi piace ricordare quello che diceva un tale Aristotele un migliaio di anni fa: "La tragedia è rappresentazione (letteralmente: mimesi) di un'azione seria o comica che facendo rivivere nello spettatore una serie di sentimenti provoca nella sua coscienza un effetto liberatorio." La traduzione é molto libera e semplificata ma lo spirito é quello. Qualunque manifestazione, senza distinzione alcuna, riesca a raggiungere questo obiettivo è TEATRO" - Vincenzo Brancaccio, Pompei

"Dal Teatro amatoriale possono venire insegnamenti infiniti, primo fra tutti lo spirito di gruppo, poi il fare per avere voglia di fare. Sono poco più di 40 anni che faccio teatro con lo spirito di chi lo fa per avere voglia di farlo. Ho avuto insieme ad alcuni la fortuna d'incontrare Aldo Vella della mia città (Rieti, qui vi sono almeno dieci compagnie amatoriali, il comune fa circa 50.000 abitanti) che mi ha inculcato questa passione che non ho mai abbandonato, nemmeno quando lavoravo ed avevo grandi responsabilità. Il Teatro amatoriale dà la possibilità anche ad autori locali che altrimenti resterebbero nell'ombra ed invece possono per mezzo delle compagnie amatoriali avere un minimo di visibilità. Dal Teatro amatoriale possono uscire anche delle speranze per nuove leve di professionisti: a noi è successo, si è diplomata all'accademia dei Filodrammatici di Milano pochi giorni fa una ragazza che ha intrapreso questa carriera.. chissà? speriamo bene per lei! Forza Desireè" - Vincenzo Parisi, Rieti

"Faccio parte di una compagnia "amatoriale" di teatro da 18 anni, permettendo a noi di svolgerlo con amore, passione, divertimento e per alcuni un bel lavoro di teatroterapia, senza essere basato sul profitto ad ogni costo." - Alessandra Vozza, Castellammare di Stabia

"E' importante il Teatro amatoriale perché fa cultura spendendo e facendo spendere poco, attirando molte persone a teatro senza spendere cifre elevate. Come giovane commediografo (come scrittore ho iniziato nel 2011) multipremiato (4 commedie e 2 monologhi), non riesco a trovare compagnie amatoriali che abbiano il coraggio di mettere in scena nuove commedie, ma preferiscono scimmiottare compagnie professioniste o mettere in scena vecchie commedie come quelle di Moliére, Goldoni, Eduardo ecc. perché hanno titoli conosciuti e sono quasi sicuri di riempire il teatro. Sarebbe bene che le compagnie amatoriali smettessero di cercare in soffitta vecchie commedie per dare spazio a nuovi autori che parlano di cose attuali, più moderne e svecchiare il teatro. In giro ce ne sono di qualsiasi genere: brillanti, drammatici, farse, musicali. Forse vi chiederete dove cercare? Basta cercare in quelle associazioni che bandiscono concorsi letterari e che scelgono già le migliori. Attenzione però, dovete attingere a quei concorsi che non mettono in palio danaro altrimenti avrete una scelta non obiettiva." - Saverio Siciliano, Gorgonzola

"E' una scuola di vita che ti insegna a vivere con gli altri e per gli altri, regalandoti momenti di gioia quando davanti a te trovi un pubblico divertito e appagato per quello che hai dato." - Alberto Selmo, Parabiago

"Il teatro amatoriale bisogna difenderlo dai ciarlatani e dai maleducati. Dai presuntuosi. Dai megalomani. Dai lavori inediti orrendi. Ci vorrebbe un signor censore ma essendo amatoriale e magari credendo che si ha piena libertà di dire quello che passa per la testa, allora solo in questo caso danneggia il teatro dei professionisti dove vi è gente che ci vive. Un impiegato statale che guadagna 2500 euro al mese non potrà mai fare teatro. Io consiglio a tutte le compagnie amatoriali di mettere in scena i classici. Solo con i classici si diventa bravi, se alla fine non si è bravi sul palcoscenico ma si è portato a casa qualcosa del teatro." - Nazzareno De Pascale, Napoli

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