Intervista a Davide Gorla, Enrico Ballardini e Giulia Diletta D'Imperio

Odemà

INTERVISTA AGLI ODEMÀ: DAVIDE GORLA, ENRICO BALLARDINI E GIULIA DILETTA D'IMPERIO


1) Facili Cassandre evocano da sempre la morte del Teatro... come immaginate il futuro del Teatro?

"Il teatro è fatto da chi lo ama al punto da essere disposto a tutto per farlo. Può sembrare a prima vista che questa dinamica abbia letteralmente distrutto l'economia del teatro, ed parte lo ha fatto; ma è anche quella fiamma che negli anni ha permesso e permetterà al teatro di sopravvivere al confronto con la comunicazione di massa nonostante la sporoporzionata disparità di forze" - Davide Gorla

"Trovo addirittura impossibile immaginare il futuro del teatro. Non perché il teatro sia sul punto di morire, anzi, esisterà fino all'estinzione dell'essere umano, bensì perché non riesco a immaginare il futuro di qualcosa che esiste solo nel presente" - Enrico Ballardini

"Il teatro deve, per natura, morire e deve poter rinascere! Il futuro del teatro lo immagino scandito da continue rivoluzioni che scoppiano e poi riposano, in moto perpetuo tra realtà e sogno" - Giulia Diletta D'Imperio

2) Qual è, a Vostro avviso, il male principale del Teatro italiano contemporaneo?

"Forse è proprio la mancanza di dialogo tra il teatro Istituzionale e finanziato ed il teatro indipendente. In questo senso Abbiamo avuto una bellissima occasione portando "A tua immagine" al Piccolo Teatro Grassi. Questa magnifica esperienza magari rimarrà un'eccezione, una goccia nel mare, però l'intuizione di Serena Sinigaglia di dare vita con il Playfestival ad una manifestazione che mette in relazione compagnie indipendenti come la nostra, con forse la più grande istituzione teatrale in Italia, potrebbe essere un passaggio epocale per far emergere un universo di creatività e talento che pullulano nel sottosuolo di Milano e di tutta Italia" - Davide Gorla

"Ho la sensazione che il teatro italiano sia in procinto di guarire da alcuni mali che lo hanno afflitto negli ultimi decenni. Le compagnie hanno voglia di tornare a comunicare tra loro, a creare insieme, scambiarsi messaggi nelle bottiglie. il peccato o male, è stato e sta nel non sentirsi unica forza al di là delle idee o dei linguaggi utilizzati, nel sentirsi migliori di altri che fanno il tuo stesso mestiere, nella mancanza di simpatia nel senso originale del termine" - Enrico Ballardini

"Il male, se c'è male e bene, del teatro contemporaneo è, quando lo fa, quello di dimenticare il passato, o di ancorarvici senza discussione. Il male del teatro contemporaneo è, quando lo fa, di guardare solo al futuro, delegando a tempi altri la speranza di una vera e libera creatività. Il male del teatro contemporaneo è insito nel presente se tende a volersi garantire postazioni comode e contingenti" - Giulia Diletta D'Imperio

3) Cos'è per Voi il Teatro? Dateci una Vostra personalissima definizione

"È lo spazio o il tempo o dove mi viene concesso di continuare a giocare" - Davide Gorla

"Per me il teatro è vero incontro di occhi che guardano altri occhi, è riconoscimento e riconoscenza, ovvero, il coraggio di farsi riconoscere nella propria vulnerabilità. La responsabilità di far sorgere domande senza avere la presunzione di poter conoscerne le risposte" - Enrico Ballardini

"Il teatro è la mia lente di ingrandimento sul mondo. Il teatro mi riporta tutte le cose che ho perso e mi avvicina a quelle che cerco. È una festa, una rivelazione che si celebra con il pubblico" - Giulia Diletta D'Imperio

4) Qual è stato l'incontro che ha segnato maggiormente la Vostra carriera?

"Sicuramente non starei scrivendo queste righe se non avessi incontrato Claudio Orlandini. Dopo tanti anni di formazione e lavoro, continuo a percepirlo profondamente come il mio maestro. Anche quando nel lavoro andiamo alla ricerca di una qualità alta, mi accorgo che, insieme ai tanti grandi maestri con cui abbiamo avuto la fortuna di lavorare e ai quali rubiamo sempre qualcosa, uno dei riferimenti principali continua ad essere lui" - Davide Gorla

"Quando mi capita di incontrare me stesso la mia carriera fa un salto in avanti" - Enrico Ballardini

"Il mio teatro è segnato dagli incontri che faccio ogni giorno, tra le virtù e le miserie dell'umanità, incontri con me stessa e con l'Altro. Se devo sceglierne uno, è quello che ho fatto nel 2009 con i miei compagni di gioco, Enrico Ballardini e Davide Gorla" - Giulia Diletta D'Imperio

5) Quale consiglio dareste ad un giovane attore o attrice?

"Conservate bottiglie vuote.
Citazione a parte è davvero difficile dare consigli. Che è un amore difficile lo sapete già.
Se vi sembra di svuotarvi per un'amore che vi ricambia poco, continuate. Se pensate che il teatro sia la strada che soddisfa a pieno il vostro ego e le vostre capacità ...mah forse un giorno sarà lui che vi abbandonerà"" - Davide Gorla

"Fatevelo voi il vostro teatro, non siate solo esecutori del teatro degli altri, capite cosa vorreste dire e ditelo" - Enrico Ballardini

"Guardatevi intorno. Invitate gente a pranzo, a cena, cucinate per loro. Ascoltate e riproducete" - Giulia Diletta D'Imperio

6) Qual è il Vostro sogno teatrale nel cassetto?

"Ho scelto di fare del teatro una professione perché volevo che la mia vita fosse fuori dall'ordinario. Il mio primo sogno è, attraverso questa professione, viaggiare ed entrare in contatto con altre culture. Il secondo l'ho appena realizzato" - Davide Gorla

"Mettere in scena "il Maestro e Margherita" con linguaggi che vanno dal teatro di figura, alla commedia dell'arte, alla prosa, alla musica d'autore" - Enrico Ballardini

"Il mio cassetto l'ho aperto qualche anno fa ed è lì, sempre aperto, al centro della mia stanza. Questo è il mio sogno teatrale nel cassetto" - Giulia Diletta D'Imperio